Aspetti molecolari del Quadrato Motor Training. Lo studio al workshop internazionale "Epigenetics in Cognition"
di CIRO SCATEGNI
Fondazione Patrizio Paoletti, in collaborazione con l’Istituto di biologia e patologia molecolari (IBPM) del CNR e con il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” dell’Università La Sapienza di Roma, ha presentato uno studio sul Quadrato Motor Training al workshop "Epigenetics in Cognition. Developmental and Evolutionary Perspective", tenutosi dal 25 al 29 settembre a Erice (TP) in Sicilia.
E’ un evento scientifico di portata internazionale, che raccoglie i contributi multidisciplinari di ricercatori da tutto il mondo su questioni che sono estremamente attuali nella biologia evolutiva e nelle scienze cognitive. Il workshop è promosso dalle International Schools of Neuroscience and Ethology, dirette da Pier Francesco Ferrari, Giacomo Rizzolatti e Stefano Parmigiani. Tra gli organizzatori Pier Francesco Ferrari (CNRS, Lione, Francia), Atsushi Iriki (RIKEN BSI, Wako, Giappone), Stefano Parmigiani (Università di Parma), Stephen Suomi (NIH, Bethesda, USA), Antonella Tramacere (MPI, Jena, Germania).
I dati, presentati ad Erice da Sabrina Venditti (Sapienza Università di Roma), Micaela Caserta e Loredana Verdone (CNR) con un intervento e con un poster scientifico, emergono da una ricerca sugli effetti molecolari del Quadrato Motor Training (QMT), la tecnica senso-motoria ideata da Patrizio Paoletti. Questo studio ha dimostrato che i cambiamenti morfologici e comportamentali indotti dal QMT (in numerose ricerche è stato registrato un incremento della sincronizzazione neuronale, della neuroplasticità, della creatività, della riflessività e dell’attenzione in soggetti sani) sono correlati con la modulazione dei livelli di neurotrofine, proteine strettamente correlate allo stress e al benessere. Per saperne di più clicca qui.
Questi risultati hanno dato il via a nuovi studi sui possibili meccanismi epigenetici che sottostanno agli effetti del QMT, che potranno fornire nuove indicazioni sulla relazione tra i meccanismi molecolari e neurali del benessere.